Physical Theatre

Il Physical Theatre nasce intorno alla metà degli anni Ottanta presentandosi non come vera e propria danza contemporanea, almeno non come eravamo abituati a pensarla, ma come forma di espressione oltre la danza, oltre il teatro. Ogni allievo si troverà a percorrere un terreno fertile di esplorazione e ricco di contenuti, in cui poter sviluppare idee superando vecchi codici e creando nuovi linguaggi. L’obbiettivo di tale forma espressiva è basato essenzialmente sulla rottura delle barriere fra danza e teatro al fine di comunicare idee e sentimenti, in modo chiaro e non pretenzioso.
Il lavoro, determinato ad essere radicale e tuttavia accessibile ad un pubblico più vasto possibile, concerne il correre rischi, sia esteticamente che fisicamente. Il linguaggio d’innovazione viene prodotto attraverso la fusione di più mezzi, coinvolgendo contemporaneamente arte, danza, musica, cinema e architettura. Il corpo del “performer” si trova immerso in un contesto mutevole, frammentato, smontato e rimontato in gesti, sezioni, coadiuvato dalla voce, dal suono, dagli oggetti più improbabili o comuni.
Lavorare mediante il Physical Theatre significa fondamentalmente non aver paura di esplorare e superare i propri limiti, rischiare dubitando dell’efficacia dei codici finora utilizzati, ma anche ampliare il bagaglio di conoscenze del performer appropriandosi di una serie di strumenti quali una maggiore espressività facciale, la voce, o lo sfruttamento di ambienti insoliti. Grazie al Physical Theatre si abbattono le barriere tra danza, teatro ed esperienze personali, comunicando attraverso un’arte accessibile e non più elitaria, in grado di mettere in scena tematiche attuali e comprensibili.
Lavorare mediante il Physical Theatre significa fondamentalmente non aver paura di esplorare e superare i propri limiti, rischiare dubitando dell’efficacia dei codici finora utilizzati, ma anche ampliare il bagaglio di conoscenze del performer appropriandosi di una serie di strumenti quali una maggiore espressività facciale, la voce, o lo sfruttamento di ambienti insoliti. Grazie al Physical Theatre si abbattono le barriere tra danza, teatro ed esperienze personali, comunicando attraverso un’arte accessibile e non più elitaria, in grado di mettere in scena tematiche attuali e comprensibili.
INSEGNANTE: Fabrizio Laurentaci.
QUANDO: Sabato dalle 12:45 alle 14:30